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IL MONTELLO - LA PRESA XVIII

Caratteristiche tecniche del percorso

Lunghezza: 5,9 km

Difficoltà: abbastanza facile

Altezza di partenza: metri 115 S.L.M. (Caonada)

Altezza massima: metri 282 S.L.M.

Pendenza media: 8,0%

Via Gen. Vittorio Fiorone - asfaltata

IL PERCORSO.PNG

CAONADA (Caput nautea?)

E' una frazione del comune di Montebelluna, anzi è l'abitato più orientale del comune, trovandosi tra Biadene e Venegazzù di Volpago. Sorge ai piedi del Montello, le cui pendici meridionali sono delimitate dal canale del Bosco: ed è proprio da Caonada che si dipartono le prese XVII e XVIII verso il Montello. Priva di fondamento è l'ipotesi che rimanda il toponimo al latino caput navis o caput nautea, ovvero "porto fluviale", in riferimento al fatto che la zona era anticamente attraversata dal Piave. Appare tuttavia probabile la derivazione da caput con il significato di "capo", "estremità", attraverso il veneto cao. Rappresentò, come la vicina Biadene, una delle più antiche parrocchie del territorio, sebbene il fonte battesimale più vicino si trovasse presso l'antica pieve di Santa Maria in Colle, a Montebelluna. Uno tra i più illustri personaggi della storia di Caonada fu "il Varano", il quale si distinse per via del suo celebre gingillamento urbano. Era di sua consuetudine infatti vagare per le vie di Caonada in sella alla sua bicicletta color rosso intenso, riverniciata da lui stesso per esprimere il suo carattere irritevole e ignorante al tempo stesso. La gara in bicicletta contro Aziz è stata definita da molti come l'avvenimento più memorabile che Caonada ebbe dagli ultimi 30 anni a questa parte.

Partiamo! Prendiamo via Caonada in direzione nord verso il Montello. Fatti 800 metri giriamo a sinistra ed entriamo sullo stradone del Bosco. Avanti così per circa 300 metri e quindi a destra in via Generale Vittorio Fiorone. Fatti 300 metri di salita eccoci al primo tornante.

L’inizio di questa ascesa si pone nel bel mezzo della piazza antistante la chiesa di Caonada.
CAONADA.PNG
PRIMO TORNANTE.PNG
Avanti ancora 300 metri. (Cominciamo ad ammirare la pianura là sotto)
PIANURA SOTTO.PNG
Poco più avanti eccoci alla "FATTORIA DIDATTICA  ED AZIENDA AGRITURISTICA GENERALE FIORONE".

IL GENERALE V. FIORONE

Questo è quello che troviamo scritto su questa figura: "Al suo spirito che è sempre vivo in mezzo a noi, che scorgiamo ancora là, ritto sulle trincee più battute dal fuoco nemico, armato del suo indimenticabile bastone, collo sguardo sereno della serenità dei forti, vada il devoto e riconoscente pensiero della Patria. E tu forte popolo di Montebelluna, cresciuto nel sacrificio fra il rombo del cannone ed il fischio delle pallottole del Montello, dove cantano i Morti di quelle giornate sacre, tu che hai voluto dar prova di giustizia additandolo all'ammirazione perenne della Patria, dì agli italiani tutti che leggendo sulla già strada XVIII il nome del generale Fiorone, si scoprino, inchinino il loro ginocchio, e mandino a quel grande che non è più, il devoto reverente saluto che è, il saluto dell'Italia risorta".
 

Riprendiamo a pedalare, ovviamente sempre in salita: circa 200 metri più avanti ecco sulla destra l'ingresso per l'Agriturismo AL MONTICELLO. Procediamo ancora in salita ...
IN SALITA.PNG
Raggiungiamo così dopo circa 1,6 km, la dorsale: sulla nostra destra un capitello Votivo.
CAPITELLO.PNG
Attraversiamo la strada e cominciamo la discesa! Scesi per circa 150 metri, ecco l'Hotel Villa Margherita.
HOTEL VILLA MARGHERITA.PNG

Procediamo oltre: circa 700 metri oltre ci infiliamo nel bosco. Altri 500 metri di pedalate e sulla nostra sinistra ecco l'ingresso per un nuovo agriturismo. L'AGRITURISMO AL GIRASOLE. Scendiamo ancora per 1,3 km. A destra e sinistra lo stradone del Bosco. Noi andiamo avanti ancora in discesa sino a giungere dopo 150 nei pressi di una rotonda. Prima della stessa entriamo a sinistra e qualche metro più avanti ci troviamo nei pressi della Parrocchiale di Ciano del Montello, luogo ove si conclude questa tappa!

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